Salute

La calvizie femminile

Con l’avanzare dell’età, quando la donna raggiunge la menopausa, in alcuni casi è possibile riscontrare una forte perdita dei capelli che porta così alla manifestazione della calvizie. Secondo gli studi portati avanti, sembra che una donna su quattro sia colpita proprio da questo problema di salute che, peraltro, comporta anche una preoccupazione a livello non solo estetico ma anche psicologico. Ma quali sono le cause vere e proprie che portano poi alla calvizie femminile?
Diciamo che la calvizie non si manifesta solo verso il periodo della menopausa, bensì c’è una maggiore tendenza durante questa fase, anche se va detto che la stessa può insorgere temporaneamente durante la gravidanza, l’allattamento, lo stress, diete troppo restrittive o ancora mancanza di ferro. La vera calvizie, invece, può esser imputata a cause di genetica oppure di natura ormonale.
Questo problema di salute, comune anche negli uomini, si palesa inizialmente con un assottigliamento dei capelli e può comparire i a partire dall’età puberale fino ai 40 anni. Nonostante la calvizie sia ben nota da tempo, ancora oggi resta poco chiaro il meccanismo che innesca poi alla caduta dei capelli. Sembra, però, che le persone che soffrono di questo problema siano sensibili al DHT (diidrotestosterone). Contro quest’ormone viene ad innescarsi una risposta autoimmunitaria che porta alla distruzione della papilla dermica con conseguente trasformazione del capello.
A differenza dell’uomo, il pubblico femminile che soffre di calvizie inizia a notare la caduta dei capelli in modo più omogeneo, concentrato soprattutto nella zona centrale della testa; nell’uomo, invece, è ben visibile dalle tempie e/o vertice del capo. Nonostante si potesse pensare che la calvizie fosse un problema esclusivamente maschile, è necessario ricredersi ed approfondire la tematica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.