Sociale

Le farfalle della solidarietà per il Nicaragua

Le farfalle di Amnesty International per il Nicaragua

In molte parti del mondo non solo la lotta per la parità dei diritti è lungi dall’essere vinta ma addirittura sembra passare in secondo piano in confronto a ben più drammatiche condizioni di vita a cui sono costrette le donne. Tra i paesi che calpestano maggiormente la dignità femminile, spicca il Nicaragua dove purtroppo, si registra il maggior numero di stupri e omicidi femminili di tutto il continente sud americano. In dieci anni, oltre due terzi degli stupri hanno visto come vittime ragazze al di sotto dei 17 anni, tra queste tantissime preadolescenti. Nell’arco della decade il fenomeno ha avuto modo di estendersi grazie anche ad una complicità di fondo delle autorità istituzionali e giudiziarie. La stragrande maggioranza dei crimini, infatti, non è stata mai portata alla luce e, attualmente, sono pochissimi i casi seguiti dalla polizia. Un dramma costante che passa in sordina, causando un numero di morti spaventoso; vittime, queste, che non troveranno mai giustizia e che se restano in vita, vivono anche l’altro grande dramma, la stigmatizzazione da stupro. Non solo la violenza ed il discredito, ma anche la relegazione ai margini della società, la stessa già piegata dalla povertà e dall’ignoranza. Amnesty International, la nota organizzazione nata in difesa dei diritti umani, segue da anni la piaga della violenza contro le donne in Nicaragua. Andando finanche contro la Chiesa italiana, l’associazione si è schierata a favore della depenalizzazione dell’aborto nel paese, combattendo per eliminare una legge ingiusta che segna ulteriormente la vita delle ragazze violentate, peggiorata dall’arrivo di un bambino in condizioni di miseria e mancata assistenza. La legge che vieta l’interruzione di gravidanza, entrata in vigore nel 2008, non ha fatto altro, infatti, che aggravare la situazione, causando la morte di tantissime giovanissime troppo deboli fisicamente ed emotivamente per reggere un tale fardello.

Disegnare le farfalle della solidarietà nella Giornata Mondiale contro la violenza delle donne in Sud America

Da qualche tempo, le donne nel paese hanno intrapreso una battaglia sociale per portare all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale ed internazionale, il tremendo dramma che vivono ogni giorno, sotto gli occhi inermi d’istituzioni e polizia.
Il 28 settembre è il giorno scelto per far conoscere al mondo la loro battaglia. Oggi scenderanno nelle maggiori piazze del paese per chiedere la depenalizzazione dell’aborto a fini sanitari; depenalizzazione che se entrata in atto, permetterebbe a molte di sopravvivere e soprattutto rifarsi una vita dopo aver vissuto il peggiore degli incubi. Per aiutare l’azione di lotta in Nicaragua, Amnesty ha lanciato il progetto “Crea una farfalla per i diritti umani” un’iniziativa creativa per stimolare il resto del mondo a conoscere ciò che succede nel paese. L’associazione propone ai suoi sostenitori di disegnare una farfalla come simbolo del cambiamento, della civiltà e della realizzazione dei sogni per molte donne dell’America Latina e dei Caraibi.

Raccolta delle farfalle della solidarietà di Amnesty

La raccolta delle farfalle disegnate sarà inviata ai paesi interessati dall’azione come forma di protesta collettiva e non violenta. Nell’attesa di ricevere i disegni da ogni parte del mondo, la Sezione Nazionale di Amnesty International, insieme al Segretariato internazionale dell’associazione, propone di inserire nei profili personali dei propri social network la farfalla creata dall’artista Shepard Fairy. L’auspicio è che questa iniziativa possa davvero suscitare l’attenzione sperata per porre fine al più orrendo degli incubi senza dover ripetere per l’ennesima volta la massima “la civiltà di un popolo si misura dal rispetto che esso nutre nei confronti delle donne”.

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