Giardinaggio

Aiuole sempreverdi: quali piante bisogna scegliere

Le aiuole rappresentano un’ottima soluzione per arricchire e vivacizzare i giardini di casa, creando un angolo vivace e colorato. Per ottenere un effetto di grande impatto, è però necessario scegliere accuratamente i fiori e le piante da mettere a dimora, a seconda del gusto personale e del tipo di aiuola che si vuole realizzare. Le più comuni sono le sempreverdi, ossia quelle formate da varietà floreali ed arbustive che mantengono il fogliame verde in tutti i periodi dell’anno, sviluppando fiori colorati durante la stagione della fioritura. In questo articolo vediamo quali sono le piante più indicate per creare un’aiuola sempreverde.

Valutare il terreno e la posizione

Creare un’aiuola rigogliosa e in salute dipende da una serie di fattori, tra cui la composizione del terreno e l’esposizione solare. Per quanto riguarda il primo aspetto, è bene tenere presente che l’acidità (pH) del fondo può condizionare lo sviluppo di alcune specie di fiori e piante. Lo stesso dicasi per l’esposizione; quando si scelgono le varietà da mettere a dimora per creare l’aiuola, bisogna scegliere quelle più adatte alla quantità di luce solare che riceverebbero quotidianamente. Più in generale, è bene tenere conto anche di altri fattori quali le temperature medie stagionali e l’esposizione al vento.

Le sempreverdi per aiuole

Sono diverse le varietà di fiori e pianti che possono essere impiegate per allestire un’aiuola sempreverde; come consiglia l’e-commerce specializzato Mygreenhelp.com, le più comuni sono:

  • Feijoa sellowiana: un sempreverde originario dell’America Meridionale. La chioma, di forma tondeggiante, è formata da foglie di colore verde chiaro; i fiori, invece, sono bianchi con sfumature rosate (in estate producono dei frutti di piccole dimensioni). La Feijoa predilige la mezz’ombra durante i periodi più soleggiati dell’anno e prospera se messa a dimora in terreni ricchi e ben drenati;
  • Pittosporo. La pianta può avere portamento arbustivo o arboreo, a seconda della potatura, sviluppando una chioma ampia e ricca di fogliame. I fiori, particolarmente profumati, hanno la forma di un calice, costituito da cinque petali dal profilo arrotondato e dal colore bianco. Il terreno ideale per il pittosporo è un impasto medio, tendenzialmente compatto;
  • Evonimo giapponese. Questo arbusto, spesso utilizzato anche per creare piccole siepi, si caratterizza per il colore del fogliame: le foglie sono verde brillante, con un bordo giallo chiaro piuttosto pronunciato. La variante Albomarginata, invece, presenta il profilo delle foglie di colore bianco. L’Evonimo tollera condizioni avverse quali il vento e l’inquinamento ma teme le temperature molto rigide; 
  • Nandina nana; noto anche come “bambù sacro”, questo arbusto originario dell’Asia Orientale preferisce terreni neutri o leggermente acidi e tollera senza problemi una prolungata esposizione solare. Non patisce particolarmente il freddo ma, se coltivata in vaso, durante l’inverno è meglio spostarla in un luogo al riparo dai rigori del clima invernale;
  • Loropetalo cinese. Questo arbusto, adatto a terreni acidi o neutri, umidi e ben drenati, si caratterizza per la colorazione variegata delle foglie, che spazia dal verde al marrone, con sfumature rossastre. Non sopporta un’esposizione in pieno sole; per questo è preferibile collocare la pianta in un luogo a riparo dalla luce solare diretta durante le ore più calde della giornata.

Le altre varietà di piante e fiori che ben si prestano alla creazione di un’aiuola sempreverde sono: il viburno, la westringia (anche noto come “falso rosmarino australiano”), il salvione, l’abelia, l’oleandro nano e l’agrifoglio, sia quello classico (con le bacche rosse), sia quello maschile (“Ilex little raskal”) che non produce frutti ma si caratterizza per le foglie dal colore rosso bruno.
Nel caso in cui si preferisca un’aiuola coperta ad una fiorita, si possono piantare alcune varietà ‘tappezzanti’ come la viola labradorica, la waldsteinia ternata, lo zenzero selvatico, la saxifraga stolonifera o il geranium cantabrigiense.

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