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Le malattie più comuni dell’infanzia

Quali malattie attendono i nostri figli all’ingresso in società?

I nostri figli sono più esposti alle malattie per un motivo molto semplice: il loro sistema immunitario non è pianamente sviluppato. Ciò comporta una maggiore esposizione ad agenti patogeni, nella maggior parte dei casi trasmessi involontariamente da altri bambini nei luoghi pubblici. Le scuole, infatti, per la presenza stessa di un ingente numero di persone, sono tra gli ambienti più “a rischio” per le malattie infantili. Una volta fatte le dovute vaccinazioni e soprattutto rispettate le semplici norme igieniche, il rischio che i nostri piccoli incappino in questi germi si assottiglia sempre di più. Come abbiamo riferito precedentemente, tra l’altro, ogni mamma è tenuta ad effettuare vaccinazioni obbligatorie nei primi anni di vita del bambino e se lo ritiene opportuno, può dare il via libera anche alla somministrazione di vaccinazioni consigliate.
Vediamo nello specifico quali sono le principali malattie a cui sono particolarmente esposti i nostri figli.

Malattie infantili più comuni: il morbillo

Partiamo da quella più famosa: il morbillo. Il morbillo ha un periodo d’incubazione di una decina di giorni circa; di solito si contrae stando accanto ad un ammalato, e respirando insieme mentre questi tossisce o starnutisce, diffondendone nell’aria i germi della patologia.
La febbre alta è tra i principali sintomi, seguono poi tosse, raffreddore e irritazione degli occhi. Dopo un paio di giorni cominciano a comparire delle macchioline prima sul viso e successivamente sul resto del corpo. In questi giorni la febbre raggiunge anche i 40°per poi scendere gradualmente; le macchie, però, scompariranno molto più lentamente, nell’arco più o meno di 4/5 giorni.
Il morbillo si mischia subito ed i sintomi possono comparire anche due o tre giorni dopo il contagio. La degenerazione della malattia potrebbe portare bronchiti, broncopolmoniti, otiti e, in rari casi, anche encefalite. Per contrastare l’insorgere del morbillo, il metodo migliore resta il vaccino che viene somministrato ai bambini di 14 e 15 mesi per poi effettuare un richiamo verso l’età della pubertà. A malattia contratta si procede con riposo assoluto a letto, in un camera con penombra, dieta leggere e bevande vitaminiche. Il prurito è tra i fastidi più insopportabili che può essere alleviato con talco mentolato.

Malattie infantili più comuni: la rosolia

Altra comune patologia infantile è la rosolia, una malattia che si diffonde attraverso il contatto con saliva e respiro, e colpisce soprattutto i bambini tra i 3 e 14 anni. La nostra ha un periodo d’incubazione abbastanza lungo. Si parla di oltre le due settimane al termine delle quali compaiono febbre, mal di gola, raffreddore, occhi irritati e mal di testa. Anche qui, come il morbillo, si hanno eruzioni cutanee che si estendono soprattutto verso il collo, le orecchie, le guance, la fronte e la nuca, per poi estendersi su tutto il corpo del piccolo. Solitamente il colorito è maggiormente chiaro rispetto al morbillo, apppare più rosa e con macchie più piccole. Oltre a ciò, compaiono anche fastidiosi rigonfiamenti alle ghiandole linfatiche della nuca e del collo molto dolorosi al tatto. L’incubazione dura due giorni per poi manifestarsi con i sovracitati sintomi. Per evitare la malattia, soprattutto in gravidanza in quanto il feto potrebbe esserne gravemente danneggiato, è consigliata la vaccinazione e il rispetto di norme igieniche soprattutto in presenza di soggetti ammalati. Per le cure, va da sé che bisogna rivolgersi al medico che vi assegnerà i farmaci a voi più indicati.

Malattie infantili più comuni: la scarlattina

La scarlattina è un’altra abituè dell’infanzia. Meno comune delle prime ma altrettanto fastidiosa e con le medesime vie di contagio. Respiro, saliva e contatto diretto. L’incubazione prevede pochi giorni poi cominciano ad apparire sintomi quali, febbre, vomito, mal di gola e dolori addominali. Anche qui, vi è l’irritazione cutanea estesa su tutto il corpo. Il viso la scampa appena con del rossore, mentre sul resto del corpo compaiono macchie rosa e puntiformi concentrate soprattutto all’inguine, ascelle e gomiti. Glomerulonefrite (infiammazione dei reni) e la malattia reumatica sono rare ma grave complicazioni. La prevenzione si effettua con attenzione igienica. Per la scarlattina, infatti, non vi sono vaccini ma non c’è da allarmarsi. La malattia è leggera e di breve decorso quindi per curarla basta restare a riposo, con una dieta leggera e l’assunzione di vitamine. Il buon senso farà il resto.

Malattie infantili più comuni: la varicella

Altra amica fedele delle malattie infantili è la varicella. Molto contagiosa, diffusa nell’ambiente anche a lunga distanza. Resta nel corpo per almeno 2 giorni prima di manifestarsi con febbre, le immancabili eruzioni cutanee tramutatesi col decorso in vescicole trasparenti che se non toccate cadono spontaneamente senza lasciare alcun segno sulla nostra pelle. Eventuali complicazioni della varicella potrebbero insorgere nei neonati con il manifestarsi di polmoniti o infezioni batteriche. Insidia più grande della Varicella è l’instaurarsi del virus responsabile nel corpo anche quando i sintomi sono scomparsi. In caso di abbassamento delle difese immunitarie il virus potrebbe manifestarsi nuovamente nell’individuo sottoforma di Herpes Zoster. Anche qui, i consigli per la cura sono sempre gli stessi. Riposo, dieta leggera integrata con bevande vitaminiche. I fastidi da prurito possono essere alleviato dall’uso di talco mentolato.
Dopo aver tracciato il profilo delle principali malattie infantili abbiamo un quadro più nitido della loro natura, delle zone e metodi di contagio e del loro contrasto; ma va da sé che qualsiasi passo da intraprendere per riconoscere una di queste e combatterle va fatto sempre sotto la costante consulenza e supervisione dei medici. Quindi abbandonate metodi fai da te e presunte intuizioni materne. Il medico resta l’esperto più indicato nel condurci verso la guarigione.

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